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Paolo Rossi.. Esempio di RESILIENZA..

[Nonostante i tanti NONOSTANTE]

Se non l’hai visto, fai di tutto per vederlo: mi riferisco al “racconto” sulla carriera di Paolo Rossi di ieri sera: emozionante, a tratti commovente, e molto formativo.

Non conoscevo tutta la sua storia, ma penso che sia un esempio di eccellenza da raccontare ai giovani: carattere, determinazione, intelligenza, capacità di resilienza e di saper sfruttare appieno le proprie qualità.

Pablito ha vinto scudetti, classifiche cannoniere, mondiale, pallone d’oro…nonostante i tanti NONOSTANTE.

A 16 anni, passa al settore giovanile della Juventus. Poco dopo si opera al suo primo menisco.

Al tempo, per un “semplice menisco” stavi fermo 7 mesi.

NONOSTANTE ciò rientra con grande determinazione! Poco dopo, purtroppo, un altro menisco. Altri 7 mesi fermo. NONOSTANTE ciò, rientra e poco dopo.. terzo menisco! Penso che già solo queste cose avrebbero distrutto tanti atleti a quella giovane età.

Lui, non molla.. e, addirittura, riesce ad esordire giovanissimo in prima squadra (in quella Juve, fatta da tanti campioni) e fare gol. Viene mandato in prestito al Vicenza in B: vince campionato e classifica cannonieri. L’ anno dopo, in A, di nuovo capocannoniere, NONOSTANTE non giochi con un TOP club!

E poi? La tegola del calcio scommesse: 2 anni completamente fermo. Lui, NONOSTANTE ciò, va al Mondiale e, grazie ai suoi gol, l’Italia vince! Fortuna? Forse. Se Berzot non avesse creduto tanto in lui, chissà!

Ma una cosa è certa: Paolo, NONOSTANTE le prime partite opache e le critiche spietate della stampa, ha dimostrato di saper reagire e risalire dalle ceneri.

Direi che basterebbe. In verità, la cosa che per me è ancora più ammirevole è che ha vinto tutte queste cose NONOSTANTE le ginocchia malandate, un fisico minuto e..una tecnica “normale”!

LUI è l’esempio di come una persona normale diventa un campione quando sfrutta appieno le sue qualità NONOSTANTE i limiti interni e quelli esterni. Quante volte invece molte persone si abbattono per i troppi infortuni e perché credono di non avere “sufficienti qualità”? Io, (ne ho già parlato in un altro post), ne sono stato un esempio.

Ciò che crediamo, determina ciò che otteniamo! E ieri sera, dopo aver “ripercorso” la tua carriera, non posso che dire GRAZIE Paolo. Non solo per il Mondiale, ma soprattutto per l’esempio che sei stato.

Racconterò ai miei figli di te come l’eroe di Spagna 82 e come esempio del principio: “Fai il meglio che hai, con le capacità che hai” e.. nonostante i tanti NONOSTANTE!

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