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I sabotaggi della mente!

“La Mente, per natura, gioca per non perdere, e non per vincere.. per questo devi allenarla”!

Quando sentii per la prima volta questa frase ad un seminario, purtroppo avevo già smesso di giocare.

Come tanti ragazzi, anch’io fin da piccolo non facevo altro che pensare al calcio, al pallone e a realizzare il grande sogno di diventare un professionista. Professionista lo sono diventato, ho avuto la grande soddisfazione di esordire a 18 anni in C, di indossare la maglia della nazionale U20 e U21 di serieC, ma quel sogno purtroppo è durato pochi anni, poco. Troppo poco.

La “futura promessa”, cresciuta nel settore giovanile della Massese… ha giocato bene e ha reso in campo fino a quando ha avuto il “vento favorevole”. Poi quando sono iniziate le pressioni, quando sono aumentate le chiamate dei procuratori, le presenze degli osservatori agli stadi, e il “calcio importante”..qualcosa si è inceppato, “i sabotaggi della mente” hanno preso il sopravvento e il mio corpo non ha retto: un perone rotto, due interventi al ginocchio, per non parlare di altri piccoli ma continui infortuni.

All’epoca pensavo fosse colpa della sfiga, delle gufate di qualcuno.. e non sapevo affatto cosa fosse un auto-sabotaggio, una neuro-associazione negativa, un condizionamento da parte delle credenze interiori, o da parte delle “interferenze” esterne. Solo a quel seminario, anni dopo, ho capito quanto la mente possa essere bastarda: lei, di natura, non è programmata per farci stare bene e per vivere felicità e benessere interiore, ma per garantire la nostra sopravvivenza (è un istinto primordiale), per “consolidare il certo e sicuro”, il “minimo indispensabile”, lei per natura gioca per “non perdere più che per vincere”.

Questo è il motivo per cui nello sport, sono in tanti che partono con quei sogni ma poi sono pochissimi quelli che li realizzano appieno! Nello sport arrivi o se hai già “certe risorse mentali ed emozionali” o arrivi quando sei disposto ad allenare quelle risorse!! Troppi atleti non spiccano il volo perché restano imbrigliati e imprigionati dalle catene più dure da spezzare: i dubbi, le insicurezze, le eccessive aspettative, la paura del cambiamento, la paura di fallire così come la paura del successo, l’ansia da performance, la bassa autostima, la poca flessibilità e la poca propensione a mettersi realmente in discussione.

Proprio per questo, la mia mission è quella di fare in modo che quanti più atleti, allenatori, genitori imparino le straordinarie tecniche di Mental Coaching che ho studiato, testato, applicato in quasi 20 anni di esperienza.

E per concludere, permettimi di ricordarti:

1. “La Mente, per natura, gioca per non perdere, non per vincere.. per questo devi allenarla”!

2. “Se non impari a gestire la tua mente e le tue emozioni, saranno sempre loro a gestire e a condizionare te”!

Solo quando fai tue le strategie di coaching e di allenamento mentale, sei realmente libero e pronto per spiccare il volo!!

Parola di Mister e di Coach.

Ps. Quante volte mi sono detto: “se avessi incontrato prima il Mental Coaching e se avessi avuto all’epoca un Mental Coach”. Ma questa è un’altra storia 🙂

Ps.2 Se vuoi qualche suggerimento per te o per qualcuno a te caro, lasciami un commento o scrivimi pure in privato.

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